Venezia-Fiorentina 2-1| Scatto salvezza del Venezia. Alla Viola ora serve un miracolo per l’Europa

A -3 giornate dal termine del campionato il Venezia, di fronte al proprio pubblico, trova la vittoria forse più importante della stagione e, per la prima volta, da inizio anno, è momentaneamente fuori dalla zona retrocessione. La Fiorentina lascia invece al Penzo le residue speranze di un piazzamento europeo.
La viola perde a Venezia per 2-1 dopo una partita scialba non raddrizzata da un finale tutto cuore e nervi: l’Europa si allontana a grandi passi e, vista la dimensione modesta degli avversari (a fine gara quasi increduli di aver vinto), le assenze tra i gigliati non possono costituire una scusante. Peggio di così non poteva andare: la Fiorentina perde
Già partito da Firenze senza Kean e Cataldi, mister Palladino perde anche Gudmundsson prima della partita (problemi fisici dovuti ai postumi della gara col Betis) e così si inventa una soluzione con Beltran unica punta, con Ndour e Fagioli mezze ali. Il primo tempo scivola via tra noia e sbadigli: ritmi lenti, imprecisione, pochissime emozioni. Una al 27′ con un gran recupero palla di Beltran che libera Fagioli: il tiro è insidioso, Radu devia in tuffo. Poi nel finale di tempo Ndour sfiora l’incrocio dei pali al 42′, mentre nel recupero Yeboah si libera in area viola e da ottima posizione calcia fuori.
La gara si decide nella ripresa in 7 minuti: al 60’ l’inserimento di Candé (con la difesa viola imbambolata) lo porta avanti a De Gea ed è facile segnare. Qui, però, c’è una protesta per un tocco di mano di Candé, ma l’arbitro Marchetti (insufficiente, fischia troppo) convalida. Al 67’ Ranieri coglie il palo (con deviazione di Radu, sul rovesciamento di fronte Oristanio segna di testa (difesa viola sempre imbambolata). Da qui i viola vanno all’assalto spinti anche dai cambi (Folorunsho, Adli e Colpani portano almeno un po’ di vivacità), segnano al 76’ con il solito Mandragora (notevole la sua girata da terra) ma non riescono a trovare il pareggio. Gli ospiti ci provano con mischie furibonde ma la voglia di A del Venezia resiste a qualsiasi assalto.
Per i lagunari domenica ci sarà lo scontro diretto con il Cagliari per continuare la rincorsa a un sogno che poche settimane fa pareva impossibile.