Serie A: i match della 13ª giornata. Analisi e probabili formazioni

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Un equilibrio insolito domina la Serie A quest’anno, la cui classifica vede ben sei squadre in due punti, dalla capolista Napoli alle inseguitrici Inter, Atalanta e Juventus, appaiate a due sorprese di questa prima parte di stagione come Fiorentina e Lazio. Due i big match del 13° turno: una superclassica come Milan-Juventus, ma anche un interessantissimo Derby del Sole, Napoli-Roma, che vedrà l’esordio di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa dopo l’esonero di Ivan Juric.

Verona-Inter – Sabato 23 novembre – Ore 15.00

Al “Marc’Antonio Bentegodi” l’Hellas Verona affronterà l’Inter nella gara di apertura della tredicesima giornata del campionato di Serie A 2024-2025.

Gli scaligeri sono reduci dal 3-1 rimediato all’Artemio Franchi contro la Fiorentina e sono quattordicesimi con 12 punti, frutto di quattro vittorie e otto sconfitte, diciassette gol fatti e ventisette subiti. Nelle ultime cinque sfide la squadra di Zanetti ha collezionato quattro stop: unico sprazzo di luce in un periodo piuttosto buio é stato il successo casalingo contro la Roma. Oltre che nei risultati la squadra di Mister Paolo Zanetti appare in chiara difficoltà a livello tattico, tanti gol subiti e gioco latitante. Zanetti dovrebbe affidarsi al modulo 4-2-3-1 con Montipò in porta e con una difesa a quattro formata da Tchatchoua, Coppola, Magnani e Bradaric. In mediana Belahyane e Serdar. Tra le linee Harroui, a sostegno dell’unica punta Tengstedt;  ai lati Suslov e Lazovic.

Campioni d’Italia, che tra pochi giorni saranno impegnati in Champions League contro l’RB Lipsia, ripartono dall’1-1 casalingo contro il Napoli. Sono secondi, a pari merito con Atalanta, Fiorentina e Lazio, a quota 24, a una sola lunghezza dai partenopei. Il loro percorso racconta di sette partite vinte, quattro pareggiate e una persa, ventisei reti realizzate e quattordici incassate: non perdono dallo scorso 22 settembre in occasione del Derby della Madonnina. Sono 84 i precedenti in Serie A tra le due compagini, con un bilancio di 52 vittorie dell’Inter, ventiquattro pareggi e otto affermazioni del Verona. Nella passata stagione finì 2-1 per l’Inter all’andata con uno scoppiettante 2-2 al ritorno. Da valutare le condizioni di Calhanoglu. Simone Inzaghi dovrebbe rispondere con  il tradizionale modulo 3-5-2 con Sommer tra i pali e con Pavard, Acerbi e Bastoni pronti a formare il blocco difensivo. In cabina di regia Zielinskicon Barella e Mkhytarian mentre sulle corsie esterne dovrebbero agire Dumfries e Dimarco Coppia di attacco composta da Lautaro e Thuram.

Milan-Juventus – Sabato 23 novembre – Ore 18.00

A San Siro il 13° turno metterà di fronte due squadre pronte a rituffarsi anche negli impegni di Champions League. Giornata i cui verdetti potrebbero scuotere l’attuale incredibile equilibrio in vetta!

Bene contro Inter e Real Madrid, malissimo contro Parma e Cagliari: la stagione dei rossoneri finora è stata un’altalena, tra grandi prestazioni nei big match e prove sottotono in provincia. Il Milan è reduce dal pirotecnico pareggio in trasferta per 3 a 3 contro il Cagliari. “Diavolo” settimo in classifica a – 7 dal treno Champions ma con una partita ancora da recuperare quella con il Bologna rinviata causa maltempo. Mister Paulo Fonseca continua ad essere fortemente in discussione, vista l’alternanza di prove buone ad altre decisamente deludenti: nelle ultime 5 giornate lo score è di 2 successi, altrettanti stop e 1 pari. Rossoneri con un atteggiamento tattico propositivo ed una buona costruzione e attacco prolifico: 20 le reti all’attivo, viaggiando in casa alla media precisa di 2 punti a partita, che però incassano qualche gol di troppo: 14 quelli al passivo in 12 incontri. Nonostante la squadra di Fonseca stia faticando a trovare continuità di risultati, i rossoneri hanno perso solo 2 delle ultime 9 gare di campionato: una al Franchi (dopo aver fallito due calci di rigore) e l’altra a S.Siro (contro il Napoli capolista).

Interessante: Maignan ha mantenuto la porta inviolata in ben 3 delle ultime 4 gare casalinghe! Indisponibili Florenzi, Bennacer e Jovic. Regolarmente in campo Morata che aveva saltato la trasferta di Cagliari a seguito del colpo ricevuto alla testa in allenamento. Fonseca dovrebbe affidarsi al modulo 4-2-3-1, con Maignan tra i pali e con una difesa a quattro formata al centro da Thiaw e Tomori e sulle corsie esterne da Emerson Royal e Theo Hernandez. In mediana Rejinders e Fofana. Tra le linee Pulisic, a sostegno dell’unica punta Camarsa; ai lati Musah e Leao.

La squadra di Thiago Motta nell’ultimo turno di campionato ha fatto suo il 186° “Derby della Mole” vincendo 2 a 0 all’Allianz Stadium contro il Torino. I numeri sono buoni ma non convince pienamente sotto il profilo del gioco. Punto di forza dei bianconeri? Una difesa impenetrabile: appena 7 le reti subite (di cui 4 subite in un unica gara contro l’Inter) e ben 9 i clean sheet registrati. E’ performante in trasferta dove conta 3 successi e 2 pareggi in 5 incontri. Motta ha gli uomini contati in difesa, dove Savona dovrà fare i conti con Leao. Senza Vlahovic, probabile Weah falso 9, con un’impostazione tattica che potrebbe togliere i punti di riferimento agli avversari e favorire gli inserimenti degli esterni, ma anche di un ritrovato Koopmeiners (l’anno scorso 3 gol in due partite a San Siro contro il Milan). Bella la sfida tutta francese tra Thuram e Fofana a centrocampo. Occhio a Conceiçao, che si troverà di fronte un Theo Hernandez non in grande spolvero.

L’assenza di Bremer sarà pesante per Motta e, seppur confortata al momento dai numeri, la linea difensiva bianconera appare meno sicura e più vulnerabile. I bianconeri sono primi per rendimento esterno, anche grazie alle sole 4 reti incassate lontano dallo Stadium, tutte arrivate nel pirotecnico 4-4 a S.Siro contro l’Inter.  Una Juventus inondata dagli infortuni si reca in casa di un Milan chiamato a vincere per ricucire lo strappo con le prime. Si preannuncia una sfida avvincente tra due delle squadre più blasonate del calcio italiano.  Grande assente della sfida Dusan Vlahovic, che per problemi muscolari salterà probabilmente anche la sfida contro l’Aston Villa. Il serbo va ad aggiungersi alla lunga lista degli indisponibili sulla quale compaiono i nomi di Adzic, Bremer, Cabal, Douglas Luiz, Milik, Nico Gonzalez. Thiago Motta dovrebbe rispondere con un modulo speculare con  Di Gregorio tra i pali e con reparto arretrato formato da Savona, Gatti, Kalulu e Cambiaso. In mediana Locatelli e Thuram. Unica punta Weah, supportata da Koopmeiners; ai lati Conceicao e Yildiz.

Sono 305 i precedenti tra le due compagini con il bilancio di 101 successi del Milan, 88 pareggi e 115 affermazioni della Juventus. Nella passata stagione, all’andata decise un gol di Locatelli mentre al ritorno finì a reti bianche.

Parma – Atalanta – Sabato  23 Novembre – Ore 20:45

Il Parma ha fatto la voce grossa nella trasferta di Venezia raccogliendo 3 punti pesantissimi nell’economia del suo campionato. Emiliani tornati alla vittoria dopo 9 giornate di astinenza, con 12 punti in altrettante partite viaggiano nella parte bassa della classifica a + 3 dalla zona retrocessione. ducali chiamati ora a confermare quanto di buono espresso al “Pier Luigi Penzo”. Mister Fabio Pecchia può tirare un sospiro di sollievo, il tecnico è fortemente in discussione, la squadra è tatticamente votata ad un gioco offensivo, fragile in difesa con 18 reti subite, discreta in fase di costruzione e in zona gol, 16 quelli realizzati, statisticamente è la compagine della Serie A che pareggia di più, ben 6 pari in 12 incontri, primato che condivide con il Bologna. L’assenza di Bernabè fino a dopo Natale mette in grossa difficoltà Pecchia, che contro la squadra più in forma della Serie A proverà a difendersi in modo efficace per poi ripartire con Man e Bonny. Dopo la vittoria di Venezia sembrava essere iniziato un altro campionato per i ducali, che però si sono fermati nuovamente in casa, stavolta con un Genoa tutt’altro che imprescindibile: nonostante le assenze negli ospiti (De Ketelaere su tutti), la sorte degli emiliani sembra segnata, ma occhio ad eventuali sorprese.

L’Atalanta viene dalla vittoria casalinga per 2 a 1 con l’Udinese. Dea che sta viaggiando a ritmi altissimi, reduce da 6 successi consecutivi in campionato, seconda in classifica in compagnia di Inter, Fiorentina e Lazio a – 1 dalla capolista Napoli. Nerazzurri che stanno offrendo prestazioni importanti, la squadra di Mister Gian Piero Gasperini è un mix di efficienza ed efficacia, subisce gol con il contagocce, appena 2 nelle ultime 6 gare, 15 in totale in 12 incontri, fortissima nella costruzione e dall’attacco esplosivo, 31 reti all’attivo, media superiore a 2,5 a partita, ha vinto le ultime 2 giocate in trasferta, lontano dalle mura amiche ha score non trascendentale di 3 vittorie 1 pari e 2 sconfitte. Per la trasferta del Tardini Gasperini potrebbe fare a meno di De Ketelaere, Djimsiti, Kolasinac, Zaniolo e Zappacosta, oltre a Scalvini (sulla via del ritorno, si attende solo la convocazione) e Scamacca. Perciò grande fiducia a Samardzic dietro la coppia ReteguiLookman. In difesa scala De Roon, con Koussonou e l’intoccabile Hien, Pasalic da mediano con Èderson.

Genoa-Cagliari – Domenica 24 novembre – Ore 12.30

Il pareggio interno contro il Milan ha ridato morale ai sardi, che ora in trasferta devono però dare continuità per mantenere distacco dalla zona retrocessione. I punti delle due formazioni sono gli stessi, 10, e anche il Grifone cerca il risultato dopo una vittoria e un pareggio, ottenuti nelle ultime due uscite.

La tempistica dell’esonero di Alberto Gilardino lascia tante perplessità, sia per i 4 punti nelle ultime due partite, sia per la decisione di ingaggiare Vieira solo pochi giorni fa: con la pausa nazionali di mezzo, al nuovo allenatore avrebbe certamente fatto comodo una settimana di lavoro in più. La prima domanda, visti i precedenti tra i due, è la seguente: che succederà ora con Balotelli? I tifosi rossoblù possono solo sperare che il fattore campo giochi un ruolo decisivo, ma contro un Cagliari galvanizzato dal pareggio in rimonta col Milan, per fare punti servirà un’impresa.

Nicola ritrova il leader difensivo Mina e punta ancora sulla coppia Zappa-Zortea a destra, dopo gli sfracelli fatti contro Theo Hernandez. Ma i sardi riusciranno a dare continuità o quella contro il Milan è stata solo una fiammata? Confermato Sherri in porta, Adopo e Makoumbou a dare muscoli in mezzo al campo, occhio a Gaetano e Marin dalla panchina. L’ago della bilancia sarà Piccoli: se troverà la porta, il Cagliari può portarsi a casa il bottino pieno. Altrimenti, chissà.

Como-Fiorentina – Domenica 24 novembre – Ore 15.00

La squadra di Fabregas, reduce dal pari di 1-1 in casa del Genoa, risente di una forte emergenza a centrocampo che rischia di dover rinunciare a Perrone, Sergi Roberto e Mazzitelli e potrebbe schierare Engelhardt con Paz e Da Cunha per un reparto super offensivo. L’avversario è di quelli tosti ed è lanciatissimo: il catalano può però riporre tante speranze nel talento di Nico e nella voglia di rivalsa di due ex poco rimpianti come Cutrone e Belotti (che partirà dalla panchina).

La Viola è reduce da sei vittorie consecutive in campionato ed è collocata al terzo posto nella classifica di Serie A a quota 25 punti, a pari merito con Atalanta, Lazio e Inter.  Raffaele Palladino dovrà ancora fare a meno della punta di diamante della squadra, Albert Gudmundsson il quale non ha ancora recuperato completamente dal suo infortunio. L’assenza dell’ex Genoa, che ha saltato già 8 partite dall’inizio della stagione, obbliga Palladino ad optare ancora una volta per altre scelte, e inizia a pesare nello scacchiere tattico dei viola, i quali stanno comunque attraversando un periodo di forma straordinario. L’allenatore dei viola, consapevole dell’importanza del giocatore, dovrà adattare ancora una volta il suo sistema di gioco e potrebbe optare per diverse configurazioni. Il nome più probabile come sostituto dell’islandese è sicuramente Lucas Beltran: all’ex River manca solo il gol per poter dare una svolta alla sua stagione, iniziata in panchina e che lo vede sempre più in risalita. Il giocatore argentino verrebbe impiegato come trequartista, supportato da Colpani e Bove sulle fasce. Inoltre, si considera l’ipotesi di lanciare in attacco il miglior Kean degli ultimi anni e spostare Colpani al centro, consentendo il rientro di Ikoné sulla corsia destra, oppure la reintroduzione di Sottil sulla sinistra per aumentare la vivacità offensiva.

Torino-Monza – Domenica 24 novembre – Ore 15.00

All’Olimpico Grande Torino si affrontano due delle squadre più in crisi di quest’ultimo mese. Nei granata dovrebbe tornare dall’infortunio Che Adams, pronto a riprendersi il posto da titolare al fianco di Sanabria: il paraguaiano è l’uomo su cui puntare, dopo il gol in rovesciata spettacolare segnato contro l’Argentina pochi giorni fa. La probabile doppia assenza di Ricci e Ilic rischia però di togliere troppa qualità al centrocampo di Vanoli. Vale lo stesso discorso di Como-Fiorentina, ma al contrario: da questa partita non ci si attende né spettacolo, né gol. Fino a prova contraria.

Penultimi in classifica, a secco da quattro partite, i brianzoli non sembrano ancora aver trovato la quadra. Si potrebbe pensare che Nesta possa rischiare la panchina, ma Galliani difficilmente ricorrerà all’esonero con due terzi di stagione davanti. Peraltro con un calendario che non lo ha aiutato (Atalanta, Milan e Lazio le ultime tre). Ora però non ci sono più scuse: con la squadra quasi al completo, e contro un Toro allo sbando, l’obiettivo minimo è strappare un pari e l’occasione è ghiotta.

Napoli-Roma – Domenica 24 novembre – Ore 18:00

Ferve l’attesa per il derby del sole previsto al Maradona dove il napoli di Antonio Conte, capolista, affronterà la Roma alla prima uscita dopo l’esonero di Juric e l’arrivo di Ranieri.

Sulla carta non c’è storia. Conte con i titolarissimi torna al Maradona dopo il pari di San Siro e si trova davanti una Roma in difficoltà: per l’occasione il tecnico salentino può sorridere: avrà infatti a disposizione tutta la rosa, compresi Lukaku e McTominay. Questi due erano in dubbio dopo che entrambi avevano avuto dei problemi fisici con le rispettive nazionali, ma gli esami non hanno rivelato infortuni e così saranno entrambi arruolabili per la sfida ai giallorossi. Era dello scorso 4 ottobre che Conte aveva avuto a disposizione tutti i suoi effettivi. Partenopei che conservano un punto di vantaggio in classifica proprio sui nerazzurri, che dalla loro hanno un attacco decisamente più prolifico rispetto a quello degli azzurri, che però in casa possono contare sulla seconda miglior difesa della Serie A dietro Juventus e Bologna.

Grande incertezza in casa Roma, alle prese con il terzo tecnico sulla panchina in appena 13 giornate e una situazione di classifica non ideale. Il ritorno di Claudio Ranieri può dare una scossa all’ambiente e allo spogliatoio. Ma basterà su un campo difficile come il Maradona? Situazione a dir poco complicata per i giallorossi che, dopo l’ultimo ko contro il Bologna, non vincono una gara ufficiale lontano dall’Olimpico dall’1-2 di aprile sull’Udinese.

Lazio- Bologna – Domenica 24 novembre – Ore 20:45

La formazione di Baroni si presenta all’appuntamento con una serie aperta di sei vittorie di fila, l’ultima in ordine cronologico a Monza (0-1 firmato Zaccagni). Primo vero crash test per la Lazio di Baroni, che contro un Bologna in crescita, deve rinunciare a tre dei suoi migliori giocatori di questi ultimi tre mesi: Nuno Tavares, che si è fermato in nazionale e salterà anche il Ludogorets, Pedro (influenzato) e Boulaye Dia, che spera di andare almeno in panchina. Pellegrini al posto del portoghese, a centrocampo torna titolare Vecino. Capitan Zaccagni (due gol nelle ultime due partite) vuole confermare il suo momento d’oro. All’Olimpico in questa stagione la Lazio non ha mai perso, ottenendo sette successi e un solo pareggio.

I rossoblù di Italiano torneranno per la seconda consecutiva all’Olimpico, dopo la vittoria contro la Roma che potrebbe rappresentare uno spartiacque decisivo per una stagione partita in sordina. Fisiologiche difficoltà dovute al cambio di allenatore, ma ora ci si aspetta una conferma da chi si è sbloccato con i giallorossi, a partire da Karlsson. Occhio a Orsolini, che contro Zaccagni giocherà il derby degli esclusi di Spalletti.

Empoli-Udinese – Lunedì 25 novembre – Ore 18:30

D’Aversa ritrova Esposito e potrebbe rilanciarlo titolare: rischia Colombo, perché Pellegri (due gol negli ultimi due match) sembra in formissima. I toscani, terza miglior difesa della Serie A, potrebbero però avere qualche difficoltà contro la fisicità degli uomini di Runjaic.

I friulani non sono in un buon momento, con tre sconfitte di fila e una vittoria che manca dal 25 ottobre. Un mese esatto dopo, l’Udinese va a Empoli a caccia di punti su un campo non facile: Davis (o Lucca) al fianco del ristabilito Thauvin, sono gli uomini giusti per risalire. Occhio a Kamara sulla sinistra: nel suo ruolo è tra le rivelazioni del campionato, secondo solo a Tavares.

Venezia-Lecce – Lunedì 25 novembre – Ore 20.45

A chiudere il turno di campionato una sfida tra due squadre in ginocchio: i lagunari, ultimi, contro i salentini, terzultimi. La squadra è al gran completo, con Oristanio a caccia di gol. Eusebio Di Francesco sfiderà peraltro il suo passato: il Lecce nel 2011 fu infatti la prima squadra a dare fiducia al tecnico abruzzese in Serie A, per poi esonerarlo dopo 13 partite… a proposito, a che giornata siamo?!

Il Maestro Giampaolo è tornato in cattedra e al suo esordio con i salentini potrà contare su un Krstovic reduce da una tripletta in Nazionale contro la Turchia di Montella. Che il montenegrino possa finalmente aver aggiustato la mira? È quello che sperano i tifosi salentini, che dopo aver salutato il quasi incolpevole Gotti, sperano che l’ex tecnico di Samp e Milan possa riuscire a far rinsavire un attacco decisamente troppo sterile (solo 5 gol in 12 partite). A meno di miracoli, gli servirà tempo. E magari (a gennaio) qualche innesto più adatto alle sue idee.

Giugno 7, 2025

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